Viaggiare a Caponord da Lignano Sabbiadoro in bicicletta

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06/08/2008 Siamo partiti da Udine il 4 Agosto in serata con un importante obiettivo da realizzare, avvolti da un turbinio di emozioni. Non ci pare infatti ancora vero di essere già in viaggio, ad un passo dal realizzare il nostro sogno, comune denominatore dei nostri sforzi da un anno a questa parte, quando decidemmo di partecipare al Bando di Idee promosso dall”ERDISU di Udine. Guidiamo, a turno, quasi ininterrottamente e abbiamo già “macinato” circa 3000 km sulle strade di mezza Europa, lasciando alle nostre spalle Austria, Germania e Danimarca. Siamo ora immersi nella verdissima Svezia, caratterizzata da foreste sconfinate, interrotte solo da un lungo serpentone d”asfalto che ci condurrà, passando per Finlandia e Norvegia, a Capo Nord: il punto di partenza della nostra avventura. E” da qui che Alessandro inizierà la sua lunga pedalata verso Lignano Sabbiadoro, che verrà raggiunta il 31 Agosto. Da domani, 8 Agosto, potrete seguire giornalmente il nostro viaggio “on the road”: sarà una sorta di diario, attraverso il quale vi terremo aggiornati sull”evolversi dell”impresa sportiva in bicicletta e sugli incontri che avremo con studenti e professori universitari che incontreremo durante il nostro tragitto. Potete mettervi in contatto con noi attraverso il nostro sito: www.noborderbiking.com

07/08/2008 Siamo da poco giunti a Capo Nord, dopo 4000 km di strada percorsi tutto d”un fiato. Ieri notte, abbandonata l”autostrada, abbiamo attraversato la parte più selvaggia della Svezia. Il paesaggio è davvero incredibile, uno spettacolo mozzafiato fatto di laghi e foreste: una natura quasi incontaminata, interrotta solo da qualche casetta sparsa qua e là. Il percorso si è fatto ora più impegnativo e non è mancata l”occasione per fare un “incontro ravvicinato” con alci e renne, che attraversano bellamente la strada incuranti delle auto che filano. La luce non ci abbandona mai, in un magico susseguirsi tra tramonto ed alba che regala prospettive cromatiche uniche ad un panorama già di per sè magico. I pochi distributori che incontriamo lungo la strada sono il luogo adatto per una sosta. Qui ci si imbatte nei personaggi più disparati: dal metallaro scandinavo a bordo di un “pick-up tutto muscoli” ad una allegra famigliola nordica che gira la penisola con una vecchia corriera arrugginita, rigorosamente VOLVO. Intercettiamo molti camperisti, alcuni dei quali italiani, ma la nostra attenzione è attratta dal cospicuo numero di vecchie auto americane che solcano queste strade: direttamente dai mitici sixties, non mancano scintillanti Cadillac e Chevrolet che sfrecciano via accompagnate dal possente rombo dei loro V8. Sembra di essere in un romanzo di Kerouac. Qui gran parte delle auto viaggia ad etanolo (molto più economico e pulito delle normali benzine), uno dei tanti aspetti che evidenziano il grande rispetto per l”ambiente delle popolazioni di queste terre. Alessandro cerca di sfruttare al massimo queste ultime ore, per riposarsi e trovare la giusta concentrazione in vista dell”inizio della cavalcata in bicicletta, previsto per domani. Oramai tutto è pronto per la grande impresa.

08/08/2008 Tappa 01: Nordkapp – Lakselv. Nordkapp ci ha accolto, a fronte di un cospicuo pedaggio per l”accesso all”isola, con una giornata che definire fredda e uggiosa è poco. Il vento è tagliente, la temperatura non supera i 10 gradi e c”è spazio anche per qualche goccia di pioggia. Dopo una notte di riposo ospiti dell”unico camping dell”isola norvegese, Alessandro, bardato di tutto punto con la migliore attrezzatura tecnica, ha iniziato a percorrere i primi 191 km della sua lunga avventura. Il suo volto tradiva un pò di emozione ma, al tempo stesso, dai suoi occhi traspariva una grinta incredibile. Alla partenza dal piazzale dove è situato il mappamondo simbolo di Caponord, oggetto delle foto di rito, non sono mancati simpatici siparietti con i molti italiani presenti: “maccaroni style” anche a 71 gradi N. Il paesaggio è davvero mozzafiato, con scorci da cartolina di una natura selvaggia, un terreno brullo costellato da rocce e scogliere a picco sul mare. Pochi i villaggi, per lo più insediamenti di una manciata di coloratissime case di legno. Il morale della compagnia è alto e il lavoro di squadra procede alla grande, aiutandoci l”un l”altro nel su(o)pportare il nostro campioncino e nel sbrigare le mansioni della “vita da camper”: questa è la grande forza del nostro gruppo.

09/08/2008 Tappa 02: Lakselv – Kautokeino. Dopo la prima sgroppata di ieri, oggi una tappa abbastanza impegnativa di 204 km: abbiamo abbandonato la costa per entrare nell”entroterra norvegese. Alessandro si è ben adattato al freddo clima di queste lande e, grazie al duro allenamento svolto nei mesi passati, riesce a far fronte brillantemente al duro chilometraggio. La strada scivola via con infiniti rettilinei che ci hanno fatto lasciare alle spalle le brulle distese di rocce ed erba, sostituite da dolci pendii, laghetti e boschi di betulle modellati dal vento. Il chiarore del sole non ci abbandona mai, scombinando un pò i nostri ritmi vitali: viviamo fuori orario, dimenticandoci delle evoluzioni delle lancette dell”orologio.è il bello di questo viaggio. I norvegesi sono un popolo molto ospitale e cortese, a volte al limite dell”ingenuo se paragonati agli italici standard, dove chi più arraffa meglio alloggia. Qui non hanno questi patemi e lo si legge negli occhi delle persone comuni, quelle che incontri lungo la strada. Numerose sono le piazzole per camperisti dove è possibile connettersi alla rete elettrica gratuitamente e ci sono anche molte possibilità di agganciarsi ad internet tramite reti wireless pubbliche: su questi aspetti sono anni luce avanti a noi.

10/08/2008 Tappa 03: Kautokeino – Kihlanki. Dopo tre giorni, abbiamo salutato la Norvegia per entrare in territorio finlandese, proseguendo lungo il confine con la Svezia. Assediati notte e giorno dalle zanzare, ci stiamo dirigendo pian piano verso climi più temperati, con il miraggio della costa svedese e delle sue famigerate abitanti. Il tempo è perennemente incerto: si passa da sprazzi di sole a qualche goccia di pioggia con molta facilità e questo impatta sensibilmente sulla temperatura percepita. Alessandro prosegue la sua pedalata in solitaria senza intoppi, snocciolando 198 km in scioltezza. A mezzogiorno ci si accampa nelle piazzole di parcheggio e non manca l”occasione per imbastire una buona e sostanziosa carbonara in perfetto “italian style”. Nel tempo libero è d”obbligo una partitina a calcio, tanto per non smentirci. In queste lande selvagge del grande Nord può succedere di tutto, così come di imbattersi in una giovane coppia di Pordenone, che ha sentito parlare di noi al telegiornale prima di mettersi in viaggio. Abbiamo speso così il nostro quarto d”ora di celebrità nella sezione “visti in TV”, scambiando quattro chiacchiere tra conterranei. Un pezzo di Friuli a 3000 km da casa, materializzatosi per una casualità più unica che rara: la nostra strada ci ha regalato anche questo.

11/08/2008 Tappa 04: Kihlanki – Overkalix. La Lapponia è una landa aspra e spazzata dal vento. Il chiarore diffuso che perdura nelle ore notturne, ci ha precluso la visione delle stelle cadenti. Accampati in una piazzola un pò im
provvisata, il nostro risveglio è stato baciato dalla luce del mattino che, per la prima volta da quando siamo in viaggio, ci annuncia una giornata soleggiata. Dopo pochi kilometri, assecondando le dolci sponde di un fiume dal nome impronunciabile, rientriamo in territorio svedese. Il percorso di oggi è abbastanza impegnativo per Alessandro perchè si articola su 173 km e il peso delle tappe precedenti inizia a farsi sentire. Il nostro viaggio “on the road” ci ha regalato nuovamente un incontro singolare con un giovane studente catalano, arrivato qui un anno fa per fuggire dalla “caliente” e frenetica vita della Costa Brava. Con lui, a tarda sera, abbiamo sorseggiato del caffè, al riparo dal freddo e dal vento, sotto una tipica tenda lappone detta “lapu”. In una atmosfera quasi da film, seduti su panche ricoperte da pelli di renne e riscaldati da un flebile fuoco, abbiamo così passato qualche ora a chiacchierare, alternando l”inglese con lo spagnolo, testimonianza del “melting pot” europeo: vero valore aggiunto del nostro contiente e tratto dominante di questa avventura.

12/08/2008 Tappa 05: Overkalix – Pitea. Overkalix ci saluta con una debole pioggerellina, dopo una notte passata nell”unico camping di questa piccola cittadina adagiata placidamente su un ansa del fiume Kalix. Sostare in queste zone attrezzate, che offrono un livello minimo di comfort più che sufficiente per le nostre necessità, è decisamente economico se paragonato agli standard italiani. Alessandro continua la sua “sgroppata” verso l”Adriatico, percorrendo i 152 km dell”odierna tappa senza grosse difficoltà. Il Circolo Polare Artico è ormai un ricordo e il clima, decisamente più clemente, contribuisce nel farci apprezzare il paesaggio che ci circonda, i suoi profumi e tutti i suoi colori: l”azzurro dei fiumi, il rosso delle case.macchie di colore in uno sconfinato orizzonte verde fatto di boschi, colline e prati. Abbiamo “battezzato” il nostro ingresso in Svezia con un rinfrescante e corroborante bagno nel fiume: sorprendente rapidità del gesto atletico collettivo e.dritti sotto una doccia calda! Momenti incredibili che rafforzano ulteriormente la nostra amicizia. Puntiamo decisi verso la costa: direzione Pitea, dove questa sera ci attende una rappresentanza dell”Amministrazione Comunale. E” il primo “incontro istituzionale” della nostra missione e c”è un pò di emozione negli occhi di tutti.

13/08/2008 Tappa 06: Pitea – Umea. L”accoglienza ricevuta all”arrivo a Pitea, cittadina affacciata sul mare con poco più di 20000 abitanti, è stata davvero eccezionale. Ospiti dell”Amministrazione Comunale abbiamo illustrato la nostra impresa attraverso l”Europa, portando testimonianza di quel piccolo “compendio dell”universo” che è il nostro Friuli. Il premio Star Cup Udine UN.IS.CO. è stato il fulcro su cui si è sviluppato il meeting, articolatosi poi in diverse direzioni: dal network europeo interuniversitario (e in particolar modo dalle possibilità offerte dal progetto ERASMUS) alle fonti di energia rinnovabili su cui Pitea (e la Svezia in generale) punta moltissimo per il proprio sviluppo. La città è giovane, dinamica e in forte espansione: si punta, ad esempio, a creare 1000 nuovi posti di lavoro entro il 2010 ed è in fase di progettazione un parco eolico che, a regime, sarà il più grande d”Europa. Impressioni a caldo: noi a raccontare i fasti del passato e la realtà del presente.loro a spiegarci come oggi stanno pianificando il domani. C”è molto su cui riflettere e tanto da imparare. La tappa odierna vede Alessandro impegnato a coprire i 216 km che ci separano da Umea, dove ci aspetta un incontro con gli studenti della locale Università.

14/08/2008 Tappa 07: Umea – Herrskog. Lasciamo Umea in una giornata assolata e ventosa per continuare il nostro viaggio lungo la costa svedese, rotolando verso sud. Direzione Herrskog, cittadina turistica nei pressi di un famoso parco naturale: 173 km di morbidi saliscendi che Alessandro affronta tenacemente. Ieri, dopo l”incontro con alcuni studenti locali, abbiamo visitato il campus universitario di Umea: un insieme di edifici modernissimi armonicamente inseriti in un”area verde di notevoli dimensioni con al centro un laghetto. Gli edifici hanno grosse vetrate per sfruttare al meglio la poca luce a disposizione durante l”inverno e il legno degli interni contribuisce a rendere gli ambienti più accoglienti. Unire la ricerca di modernità nelle forme architettoniche con i materiali offerti dalla propria terra, in primis il legno ricavato dalle immense foreste svedesi, costituiscono il presente e il futuro di questo Paese, sempre attentissimo alle problematiche del risparmio energetico e del riciclaggio dei rifiuti, anche in ambiente universitario. Si alternano aule, biblioteche e residenze per gli studenti, creando una vera e propria cittadella in grado di ospitare più di 25000 studenti, offrendo loro tutti i servizi necessari. Un posto da sogno per conciliarere studio e divertimento.

17/08/2008 Tappa 10: Uppsala – Stoccolma. La capitale svedese ci attende all”orizzonte, splendida visione metropolitana, che si articola su 14 isole tra loro inframmezzate da una fitta rete di canali.è proprio la Venezia del Nord! Ha un fascino speciale, che unisce sapientemente i monumenti storici con edifici fortemente proiettati al moderno, sede di importanti imprese del settore terziario avanzato. Una città fortemente proietatatta al business e alla finanza che, nel corso degli anni, ha saputo trovare un suo equilibrio nella multiculturalità che oggi rappresenta la vera ricchezza di Stoccolma, anni luce distante dal contesto dei centri urbani precedentemente incontrati lungo la strada. E” il baricentro del Paese, sicuramente l”unica città con tratti tipici di una metropoli del vecchio continente. La qualità di vita è molto alta, l”aria è salubre e il contesto urbano risulta particolarmente curato e pulito, nonostante un agglomerato che sfiora i 2 milioni di abitanti. La tappa di oggi è molto breve, appena 75 km, in modo da consentire ad Alessandro di recuperare le forze in vista dei prossimi impegni e dandoci la possibilità di visitare la città in tranquillità: un meritato momento di svago e divertimento dopo il “tour de force” dei giorni passati.

18/08/2008 Tappa 11: Stoccolma – Norrkoping. Un sottile velo di nebbia ed una leggera pioggerellina hanno creato una atmosfera molto particolare per il nostro soggiorno a Stoccolma, resa ancora più magica e intrigante da questo clima che non accenna a cambiare neppure quando solchiamo i possenti ponti che, aggrappati all”arcipelago di strade, viottoli, sapori ed emozioni della Capitale, ci portano verso le immense distese pianeggianti del Sud della Svezia. Prima di partire, un piacevole incontro con una famigliola di Udine che, riconosciuto il logo dell”Università che campeggia sui nostri mezzi, si è avvicinata per salutarci e scambiare qualche battuta: un”altra gemma di Friuli incontrata per caso dall”altro capo dell”Europa! E” proprio vero che anche un semplice “Mandi” ti fa sentire più vicino a casa e ti rincuora, soprattutto in una fresca e umida giornata del Nord. Sono davvero tanti gli italiani che in questi giorni stanno visitando Stoccolma ed è capitato spesso, camminando per le vie del centro, di imbattersi in comitive nostrane. Dopo la giornata di relax di ieri, il nostro campioncino è pronto ad affrontare nuovamente una tappa impegnativa: 186 km è la distanza che Alessandro deve coprire oggi, con direzione final
e Norkopping, cittadina con cui Udine è gemellata.

19/08/2008 Tappa 12: Norkopping – Vetlanda. Il cielo splende sopra la Svezia, con una giornata finalmente mite e più vicina ai nostri canoni, quelli dell”estate all”italiana. La piana si estende sconfinata, con una vegetazione molto più ordinaria, sicuramente meno selvaggia ma altrettanto suggestiva. Norkopping è una bella cittadina, paragonabile ad Udine per dimensioni e numero di abitanti, molto ben organizzata, immersa nel verde.quasi in stile americano. Pur non offrendo particolari attrattive dal punto di vista storico, passeggiare per le sue strade è davvero un piacere.brulicano di gente, non soffrono la congestione del traffico e concedono una discreta scelta di locali, vuoi per una sosta golosa vuoi per lo shopping. Difficile resistere al fascino delle belle scandinave che gremiscono i marciapiedi della cittadina! La tappa odierna prevede di percorrere circa 190 km verso sud, abbandonando la costa per raggiungere l”entroterra seguendo la direttrice per Malmo, ultima città svedese che attraverseremo per poi entrare di slancio in Danimarca. Siamo in contatto continuo col Comune di Copenaghen, in vista dell”incontro di giovedì. Alessandro è più che mai carico e motivato, non appare particolarmente provato nonostante le 6-8 ore giornaliere in sella alla bicicletta.

20/08/2008 Tappa 13: Vetlanda – Hoor. Dopo la falsa speranza di ieri, con intensi sprazzi di sole, oggi ritorniamo nei canoni climatici del nostro viaggio “on the road”: cielo plumbeo, che ogni tanto “regala” qualche goccia di pioggia, e un pò di vento.tanto per gradire. Alessandro ringrazia e prosegue la sua sfida: testa bassa e pedalare, per coprire in fretta i 178 km dell”odierna tappa. Ieri sera siamo stati ospiti di un piccolo camping in riva ad un lago, dove si affacciano sparuti gruppi di casette che, nella notte, diventano piccoli bagliori che illuminano lo specchio d”acqua. Da un piccolo e traballante molo, alcuni di noi hanno preso il largo con delle barchette a remi di difficile manovrabilità ma dall”inbubbio fascino. Dopo una breve regata, degna di essere commentata dal miglior “Bisteccone”, ci siamo concentrati sull”aspetto prettamente mangereccio, sfoderando una cena ricca ed appagante a base di frico: immancabile piatto della nostra tradizione, che riscuote sempre un grande successo anche fra chi friulano non è. Sono momenti che rinsaldano i legami del gruppo, più che mai unito: la strada scorre via che è un piacere e nei nostri pensieri c”è ora solamente Copenaghen e l”incontro con la rappresentanza dell”Amministrazione Comunale previsto per domani pomeriggio.

21/08/2008 Tappa 14: Hoor – Copenaghen. L”ultima tappa del nostro viaggio in terra svedese ci riserva finalmente una splendida giornata di sole. La dolce attesa è stata alla fine ricompensata! Puntiamo dritto alla costa e precisamente a Malmo, terza città per importanza e maggior porto della Svezia. Dalle colline che sovrastano la città si scorgono da lontano l”imponente Turning Torso di Santiago Calatrava e il maestoso ponte che si erge sulle fredde acque del mare, unendo la città svedese a Copenaghen: due capolavori di architettura ed ingegneria che regalano uno spettacolo mozzfiato, “condito” da un tramonto eccezionale. Il percorso odierno è più che altro una “passeggiata” per il nostro atleta: poco più di 70 km da percorrere su dolci strade di campagna (dove non mancano gli itinerari ciclabili, perfettamente curati) per poi venir caricato sul camper, dato che il transito sul ponte non è consentito alle biciclette. Lo sbarco è previsto in centro a Copenaghen dove, per questo pomeriggio, è previsto un tour in bici attraverso la fitta rete di piste ciclabili della capitale, accompagnati da un rappresentante del Comune. Sarà una occasione per scoprire le bellezze della città danese in maniera alternativa, in perfetto stile Noborderbiking.

22/08/2008 Tappa 15: Copenaghen – Rostock. Le piste sterrate e le immense foreste svedesi, dove Alessandro è stato protagonista di epiche corse degne del ciclismo in bianco e nero alla Coppi e Bartali, sono ormai un lontano ricordo anche se distano appena qualche centinaio di km. Siamo a Copenaghen: città suggestiva ed ammaliante.un connubio unico di tradizione e modernità, degno di una grande metropoli europea. E” un pò il giro di boa del nostro viaggio, lo spartiacque virtuale tra il selvaggio e la civiltà. Il modo migliore per esplorare la Capitale ed assaporarne le peculierità è sicuramente quello di salire in sella ad una bicicletta. Guidati da un rappresentante del Comune, abbiamo macinato chilometri e chilometri sulle piste ciclabili che si snodano per la città: è stato un pò come accompagnare idealmente Alessandro, anche se per un piccolo tratto, nella sua lunga pedalata verso il Mediterraneo. Copenaghen è una città all”avanguardia e decisamente a misura d”uomo: circa il 35% dei suoi cittadini si muove in bici (rappresenta il modello di riferimento in questo contesto) e molteplici sono le sperimentazioni volte ad un aumentare e rendere più sicuro l”utilizzo di tale mezzo. Qui in terra danese la nostra impresa su due ruote ha toccato il suo punto più intenso.

23/08/2008 Tappa 16: Rostock – Magdeburgo. L”idea era quella di raggiungere il suolo tedesco con il traghetto che collega il porto danese di Gedser a Rostock, imponente porto commerciale dell”ex DDR. Questo disegno mentale si è dovuto ben presto confrontare con la realtà: nessun posto disponibile per i prossimi due giorni. Abbiamo quindi puntato a Rodby, dove ogni mezz”ora c”è un collegamento con Puttgarden, in Germania: siamo riusciti a rimediare brillantemente all”imprevisto, raggiungendo Rostock in tarda serata. Speravamo, almeno qui in terra sassone, in un tempo clemente.ma, ancora una volta, siamo accompagnati una pioggia intensa che non da tregua: una sorta di nuvoletta di Fantozzi che non ci abbandona mai. Le condizioni atmosferiche sono molto impegnative per Alessandro e il vento contrario aumenta la fatica e non lo aiuta di certo a tenere una media alta. I 202 km dell”odierna tappa si articolano su lunghi e dolci saliscendi immersi nella rigogliosa campagna tedesca: una lingua d”asfalto che prosegue dritta fra due filari di platani secolari, un vero spettacolo. Direzione Magdeburgo, ridente cittadina dell”Alta Sassonia dove pernotteremo in un camping per riposarci e recuperare le forze in vista del rush finale.

24/08/2008 Tappa 17: Magdeburgo – Lipsia. Il risveglio mattutino è condito, al solito, dallo scrosciare della pioggia che è nostra compagna di viaggio ormai da giorni. Continua a scendere con un ritmo incessante, accompagnata da qualche sprazzo di vento. Circa 140 km ci separano da Lipsia, grande città nel cuore della Sassonia, tutti da percorrere lungo un fitto reticolo di strade di campagna un pò dissestate ma sicuramente adatte alla bicicletta, dato il scarso traffico veicolare di cui sono oggetto. Regalano scenari particolari, come se il contesto in cui siamo immersi fosse fermo a 40 anni fa. Tutt”attorno fattorie e campi coltivati con le più svariate tipologie di cereali: il polmone agricolo della Germania è qui. Si fila via bene, nonostante le condizioni atmosferiche non consentano di spingere fino in fondo. La fatica e lo stress cominciano a farsi sentire ma si intravede l”arrivo, quindi Alessandro stringe i denti e continua a macinare chilometri su chilometri, avvicinandosi alla quota totale di 3000. Nordkapp, pare lontano anni luce.ormai siamo proiettati verso l”arrivo. E&#8
221; per questo che sono sempre più fitti i contatti con gli amici di DILECTA e AEGEE Udine per organizzare la festa a Lignano, prevista per il 31 Agosto al Mokambo c/o Kursaal Club.

25/08/2008 Tappa 18: Lipsia – Hof. Il nostro viaggio nel cuore della Germania prosegue speditamente, fenendone il vasto territorio da Nord a Sud. Le campagne attorno a Lipsia portano il segno di una terra provata dal suo recente passato, che tenta una risalita difficile per riallinearsi alla parte ovest del paese, vera locomotiva di questa nazione che viaggia a due velocità. Si alternano piccoli villaggi uniti da strade strette e dal fondo incerto, dove non mancano case fatiscenti. Ogni tanto moderni convogli diesel passano sferragliando su tracciati secondari, con piccole stazioni diroccate e passaggi a livello malconci. Siamo nel cuore dell”ex-DDR e Lipsia ne è un pò l”icona. E” una città di grandi dimensioni con periferie gremite di enormi palazzoni che fanno da contorno ad un centro fatto di grossi viali anonimi, sui quali si affacciano case e palazzi che portano il segno del tempo. I tram passano su e giù senza sosta, animando un pò la vita di queste strade, altrimenti deserte. Questi scorci hanno un loro fascino.fanno riflettere. I 162 chilometri dell”odierna tappa si snodano prevalentemente lungo tranquille strade di campagna: pedalare in questo contesto ha sicuramente un sapore speciale. Bisogna però confrontarsi con strade rattoppate, ricche di buchi, dove non mancano insidiosi tratti in pavee lunghi anche qualche chilometro. Questo rende difficile pianificare con cura il tracciato del percorso, che viene rivisto sul momento con delle correzioni al volo. Sul far della sera ci accampiamo in una piazzola ai margini di un villaggio: mentre il nostro cuoco prepara una sostanziosa cena, una gracchiante radiolina anima la nostra serata. Intorno a noi immense distese coltivate.si alza gli occhi verso il cielo e si ha un affresco dell”intera volta celeste.

26/08/2008 Tappa 19: Hof – Regensburg. Hof è una tranquilla e ridente cittadina dell”estremo nord della Baviera, placidamente adagiata in una conca circondata da dolci colline. Lipsia e i territori simbolo dell”ex-DDR distano appena qualche centinaio di chilometri ma qui sembra di essere immersi in un altro mondo, quello ricco ed operoso di una nazione che traina l”Europa del ventunesimo secolo. I piccoli borghi sono molto curati, le strade ben mantenute e tutto attorno ci sono distese coltivate a perdita d”occhio. Non mancano, qua e là, piccoli parchi eolici per la produzione di energia elettrica. Questa è la sintesi della Baviera volta all”agricoltura. Nel camping dove abbiamo pernottato abbiamo scambiato quattro chiacchiere con una coppia olandese appassionata di bicicletta: un pò di foto assieme e la promessa di tenerci in contatto tramite il nostro sito. La tappa odierna si articola su 176 km che non sono stati avari di sorprese e insidie: tratti in pavee, improvvisi strappi con pendenze vicine al 10% che hanno messo a dura prova Alessandro, in una sorta di anticipo della tappa alpina che lo vedrà protagonista tra qualche giorno sui Tauri. Finalmente il cielo è azzurro sopra di noi e iniziamo a gustare i piaceri dell”estate, quella a noi cara: assolata e calda.all”italiana.

27/08/2008 Tappa 20: Regensburg – Traunstein. Regensburg è una città di medie dimensioni che si sviluppa sulle sponde del Danubio, che scorre tranquillo e offre scorci ideali per passeggiate e soste in qualche locale. Le sponde sono solcate da piste ciclabili, molto diffuse qui in Baviera: nella pianificazione dei nostri itinerari cerchiamo di sfruttarle al massimo per sfuggire al traffico delle strade statali e dei centri urbani maggiori. Questo ci consente di attraversare piccoli paesini, lontani dalle direttrici principali, dandoci la possibilità di gustare a pieno il paesaggio e di comprendere meglio come gli abitanti di queste terre vivono la loro quotidianità. I 180 km odierni scivolano via che è un piacere grazie alle condizioni perfette dell”asfalto. Il vento favorevole e le ottime condizioni climatiche hanno consentito di montare i cerchioni ad alto profilo in carbonio, grazie ai quali si è in grado di raggiungere ottime prestazioni sia in termini di velocità massima che media. A pochi giorni dall”arrivo Alessandro è ancora in forma smagliante e non risente particolarmente delle migliaia di chilometri che si è lasciato alle spalle. I continui saliscendi dei colli bavaresi degli ultimi giorni sono un ottimo allenamento in vista della tappa alpina di domani, con arrivo in Austria.

28/08/2008 Tappa 21: Traunstein – Salisburgo. La zona di Traunstein è situata all”estremo sud della Baviera, vicinissima al confine con l”Austria. E” un”area ricca di laghi, alcuni dei quali di notevoli dimensioni, che d”estate diventa meta frequentatissima dai turisti tedeschi, austriaci ed anche da qualche italiano. Il clima è dolce e un bagno nel lago colorato dalle luci del tramonto è il degno coronamento di una giornata impegnativa. Dopo una bella serata passata attorno ad un fuoco a due passi dalle calme acque del lago, è il momento per Alessandro di affrontare le tortuose salite dei Tauri e giungere, dopo circa una cinquantina di chilometri, a Salisburgo. La tappa è parecchio impegnativa dal punto di vista fisico e va tenuto in debita considerazione anche l”impatto del caldo, che inizia a farsi sentire parecchio nelle ore centrali della giornata. Al nostro arrivo ci attende una rappresentanza dell”Amministrazione Comunale per un breve incontro finalizzato ad illustrare il nostro progetto. E” una occasione in più per fare conoscere Noborderbiking. Qui a Salisburgo ci si sente un pò come a casa, tanto che i rappresentanti del Comune parlano perfettamente l”italiano e per le vie del centro non manca l”occasione per imbattersi in comitive nostrane.

29/08/2008 Tappa 22: Salisburgo – Mauntendorf. Lasciamo Salisburgo in tarda mattinata, con un pò di rammarico per non averla potuta ammirare nella completezza del suo splendore. Inutile dire che il suo fascino ci ha rapito e conquistato, con un mix irrestibile di musica, scorci da favola e divertimento.gustare una buona birra sulla rocca del castello che domina la città non ha prezzo! L”incontro con l”Ufficio Turistico è andato abbastanza bene, tant”è che ci hanno fornito gratuitamente una guida, una arzilla vecchietta tutto pepe, per farci scoprire in un paio d”ore la città nei suoi tratti più salienti ed emozionanti. Davvero un bel modo per accoglierci e farci sentire ben voluti. Ora è il momento per Alessandro, di affrontare le montagne.sfruttare i rapporti più agili ed arrampicarsi a testa bassa per le salite che portano alla valle della Drava in direzione Villacco. Una ottantina i chilometri da percorrere oggi, lungo la strada statale B159 con arrivo a Mauntendorf, cittadina a più di 1000 metri di altitudine. Manca davvero poco alla fine della nostra impresa e tutti noi siamo già proiettati alla grande festa di arrivo: domani, 31 Agosto, ore 20 al Mokambo, presso la discoteca Kursaal Club di Lignano. Sarà un momento per incontrarci e divertirci tutti assieme. Non mancate!

30/08/2008 Tappa 23: Mauntendorf – Villacco. Prosegue alla grande il nostro viaggio nel cuore dell”Austria. C”è il sole e la temperatura è mite: le condizioni climatiche perfette per la bicicletta. Qualche goccia di pioggia ci accompagna durante la notte, quel tanto che basta per rinfescare un pò l”aria. Ci avviciniamo a grandi passi a Villacco lungo l”ampia e verdissima valle della Drava, passando per la cittadina di Spittal. Un itinerario ciclab
ile, ottimamente mantenuto e ben segnalato, consente di seguire da vicino le sponde del fiume. Abbiamo da poco lasciato alle spalle salite impegnative che hanno messo a dura prova Alessandro, che ha “dato tutto” spingendo al massimo sui pedali per raggiungere la cima. Quando sei sul cucuzzolo.non hai che da gustarti la discesa, esaltante sussegguirsi di curve e controcurve che ti accompagnano tra boschi e prati immacolati, sfrecciando via ad oltre 60 km/h. Sui Tauri un rassicurante cartello annuncia Lignano Sabbiadoro a circa 200 km di distanza.il sogno balneare di Austriaci e Tedeschi che gremiscono queste strade è lì, a portata di ruota. Anche noi, da qualche giorno a questa parte, non desideriamo altro.puntare dritto alla costa adriatica, caldo miraggio sin da quanto eravamo al 70esimo parallelo, nelle fredde terre del Nord.

31/08/2008 Tappa 24: Villacco – Lignano Sabbiadoro. Dopo quasi un mese a spasso per l”Europa siamo in dirittura d”arrivo, con destinazione ultima Lignano Sabbiadoro. L”8 Agosto eravamo a Nordkapp e le migliaia di chilometri percorsi ritornano in mente con una rapidità sorprendente. E” come riavvolgere un film: terre, vedute, incontri, sapori.tutto in un sol colpo. Un “melting pot” di emozioni incredibili che scorre davanti a noi. Abbandoniamo Villacco di prima mattina e, dopo una ventina di chilometri, rientriamo nel natio suolo. Imbocchiamo la Pontebbana.scivola via tutta d”un fiato con una leggera discesa, che ci “trascina” giù verso la pianura. Tutto attorno il sapore dei luoghi cari, le strade solcate mille e più volte.il nostro amato Friuli che si materializza davanti a noi. Udine non è mai stata così bella in una anonima domenica d”Agosto: la nostra città ci è mancata molto ed è stato incredibilmente bello portarne l”immagine all”estero, dipingerla come posto ideale per vivere serenamente e ottenere soddisfazioni dalla vita professionale. L”aquila del Friuli a Pitea, Copenaghen e Salisburgo.il forte senso di appartenenza che ci lega alla nostra terra. La grande forza del nostro gruppo, l”amicizia che ci unisce e che ci ha permesso di far fronte a tutti gli imprevisti e di godere appieno dei momenti felici. Tutto questo è Noborderbiking. Vi salutiamo di cuore e vi ringraziamo per averci seguito nella speranza di avervi fatto viaggiare, almeno idealmente, con noi. Un grazie particolare a tutti i nostri sponsor per il sostegno che ci hanno dato, indispensabile per la buona riuscita dell”impresa. Mandi dal team di Noborderbiking: Alessandro Genuzio, Francesco Passone, Michele Gracco, Giacomo Nonino, Alessandro Senno, Marco Prenassi, Tommaso Nassivera, Francesco Fabbro.

3 commenti

  1. salve a tutti.sono ceccato renato di limena padova.
    72 anni pensionato.il 1°maggio 2011 parto da padova in bicicletta via brennero,ratisbona,lipsia,potsdam,rostock,trelleborg,
    stoccolma,alta ,CAPO NORD per circa 4200km.
    Ho trovato molto interessante il vs resoconto di, viaggio.Il vs corridore Alessandro :un diesel.I miei previsti 80/100km al giorno,roba da lumache.
    distinti saluti
    renato ceccato

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